Bancaria n. 1/2006


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2006
Pagine
104
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Il sistema bancario italiano tra crisi e stabilità: dagli «anni neri» alla ripresa del primo Novecento


La crisi bancaria di fine Ottocento rappresenta, secondo Maffeo Pantaleoni, una «bancarotta morale immensa», che colpisce il cuore del credito mobiliare. Una crisi che influenzerà profondamente i primi decenni del Novecento e i rapporti tra banca, industria e Stato.
Le tendenze internazionali della finanza: la nuova centralità delle banche


Le tendenze internazionali della finanza segnano il tramonto della tesi di un'evoluzione che va dalle banche verso i  mercati, confermando il ruolo centrale delle prime. Guardando a Stati Uniti,Asia ed Europa, i tre continenti non sono su una stessa traiettoria evolutiva. In Asia si affermano «campioni nazionali», anche in presenza di global players stranieri,mentre in Europa, l'integrazione dei sistemi finanziari è a uno stadio più avanzato,ma trova ostacoli a seguire l'esempio americano: permangono forme federative in luogo di ondate di fusioni cross border, per permettere la sopravvivenza di caratteri nazionali.Negli Usa, le banche commerciali stanno modellando un sistema finanziario  composto da pochi, grandi e potenti conglomerati finanziari. La centralità delle banche ripropone, inoltre, i problemi di stabilità e di ampliamento della rete di sicurezza per evitare crisi distruttive del risparmio.
I processi di cambiamento nelle banche europee


L'intenso cambiamento tecnologico che ha investito, in particolare nel 2005, le banche europee ha prodotto importanti cambiamenti sia interni, sia nelle abitudini della clientela. Le grandi banche europee hanno avviato strategie di risposta  che combinano una più accentuata esternalizzazione di attività con una maggiore enfasi commerciale delle strutture della banca e un profondo mutamento nelle politiche di gestione delle risorse umane. Le banche europee possono suggerire strategie innovative a molte banche italiane che non potranno discostarsi da quanto accade in altri Paesi, anche e soprattutto con riguardo alle politiche di riduzione dei costi operativi.
Il paradosso bancario del 2015: ottenere di più facendo meno


Il processo di avvicinamento al 2015 si rivelerà di successo per chi tra le banche avrà la capacità di rispondere alle particolari esigenze finanziarie dei propri clienti. Gli istituti più importanti effettueranno solamente acquisizioni strategiche tese più a conquistare specifici segmenti di clientela che ad aggiungere ulteriori capacità. L'economia in rete consentirà alle banche di stringere alleanze con maggiore rapidità per mezzo di service provider agili, il capitale smobilizzato potrà essere reinvestito in funzionalità strategiche. Le banche potranno quindi beneficiare enormemente da questo paradosso: ottenere di più facendo di meno.
Il grado di concorrenza del sistema bancario italiano: una breve rassegna della letteratura


Passando in rassegna i risultati di alcuni dei principali studi scientifici condotti negli ultimi anni in materia di  concorrenza bancaria nei diversi paesi, in contrasto con la vulgata giornalistica, l'analisi indica come l'industria bancaria italiana presenterebbe un grado di concorrenzialità elevato e non di rado superiore a quello di diretti competitor quali Germania, Francia e Spagna.
Trimestrali ABI al 30 settembre 2005
L'accordo tra Svizzera e Unione europea sulla fiscalità del risparmio


L'accordo concluso tra la Svizzera e l'Unione europea si basa sulla disponibilità della prima a introdurre un sistema progressivo anonimo di ritenuta alla fonte sui redditi da risparmio di contribuenti dell'Ue o, in alternativa, sulla possibilità di una divulgazione volontaria del pagamento degli interessi allo Stato in cui risiede il beneficiario effettivo. In tal modo la Confederazione elvetica garantisce che la direttiva sulla fiscalità del risparmio non possa essere elusa transitando per la Svizzera e che resti sostanzialmente intatto il segreto bancario fiscale nei confronti dell'Ue, limitandosi a fornire le informazioni su richiesta solo nei casi di frode fiscale o altre violazioni analoghe.
Costi & Business 2005
La banca efficiente: costi, Capital budgeting e governance It


L'impatto degli investimenti sul conto economico dei gruppi bancari ha assunto un peso sempre più rilevante e, quindi, diviene fondamentale valutare e misurare il rapporto costi/benefici dei progetti di investimento, adottando delle tecniche adeguate (Capital budgeting).D'altra parte la vera sfida per le banche è quella di trasformare gli investimenti in tecnologia in vantaggi competitivi durevoli e in uno sviluppo permanente della produttività, adottando scelte strategiche in piena sintonia con i calcoli economici. In questa prospettiva va considerato l'utilizzo di strumenti quali l'eProcurement e l'outsourcing, che possono introdurre elementi di cambiamento,ma solo se in azienda si definisce un nuovo modo di operare e nuovi modelli organizzativi.
Profilo e percezioni di lifetime value dei liberi professionisti


I dati delle indagini biennali della Banca d'Italia possono essere utilizzati per esplorare con tecniche di data mining una varietà di tematiche, tra cui, in particolare, il sentiero evolutivo dei clienti delle banche. Il metodo adottato porta a confrontare il rapporto bancario che un certo tipo di segmento ha in età giovane con il rapporto che lo stesso segmento ha in età avanzata. La categoria professionale dei liberi professionisti è analizzata confrontando la situazione di coloro che si trovano nella fascia di età da 30 a 45 anni, in cui hanno in genere superato il periodo iniziale e hanno trovato una stabilità nella professione, con la situazione da 50 a 65 anni, in cui dovrebbero aver raggiunto l'apice della carriera.
L'attività di convalida dei modelli di rating interni: prime indicazioni per il rischio di credito


I contenuti essenziali del nuovo quadro regolamentare delineatosi con Basilea 2 sono divenuti ormai patrimonio comune, non solo degli addetti ai lavori; inizia ora la complessa fase attuativa, con la convalida da parte della vigilanza dei sistemi di rating realizzati dalle banche. Si tratta di un'attività complessa e che prevede diverse fasi che anche le banche sono chiamate ad attuare per validare i propri sistemi. Il comune obiettivo è giungere all'appuntamento del 2007 meglio attrezzati per la gestione del rischio da parte di tutto il sistema.
Una strada per il finanziamento innovativo del made in Italy: il leasing su marchi


La valorizzazione autonoma dei beni intangibili come marchi, brevetti e altri diritti ha consentito di proporre operazioni di leasing finanziario e di sale and lease back di tali beni. I vantaggi di tale operazione sono rappresentati dalla possibilità per un'impresa di finanziarsi senza l'ingresso di soci terzi, monetizzando un proprio bene immateriale e godendo nel contempo dei benefici fiscali tipici del leasing.Tale operazione può risultare particolarmente interessante anche per le banche in caso di ristrutturazione del debito.
Il tasso di mortalità per generazioni di crediti: dalla demografia al credito


Strumenti e tecniche di natura demografica possono essere utilizzati per proporre analisi di tipo quantitativo sulla popolazione dei crediti e fornire alcune misure di sintesi sul rischio di credito; in particolare, uno strumento, peraltro poco conosciuto in campo economico, come il tasso di mortalità per generazioni di crediti erogati misura la sopravvivenza dei crediti con riferimento alle diverse generazioni e, pertanto, può trovare applicazione nello studio della vita del credito.
I problemi della regolamentazione degli hedge fund in Europa: la necessità di un'armonizzazione


I legislatori europei hanno inserito l'hedge fund all'interno delle fattispecie contrattuali costituite per la stipula del mandato di gestione tra investitore e manager. Di conseguenza le autorità hanno un controllo più stretto sulle caratteristiche delle società di gestione, dei fondi e del mercato di riferimento, garantendo un miglior contenimento e monitoraggio dei rischi e una maggiore trasparenza di settore. Tuttavia, la mancanza di una linea di azione univoca e condivisa ha favorito divergenze normative, interpretative e fiscali e ostacolato la crescita del settore nel vecchio continente.
In allegato:
  • Rapporto ABI sui mercati finanziari e creditizi dicembre 2005