Bancaria n. 2/2009


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2009
Disponibilità
In ristampa
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Contributi - Per una riforma organica dell'architettura di vigilanza europea: le proposte dell'ABI
La crisi finanziaria ha fatto emergere i gravi limiti di un sistema di vigilanza frammentata e l'esigenza di un'architettura profondamente rinnovata, ispirata ad obiettivi di semplificazione, certezza giuridica, minori costi di compliance e conflitti di interesse, parità competitiva, universalità. Per questo l'ABI propone un sistema basato su un nuovo organismo europeo di supervisione finanziaria/assicurativa, mentre alla Bce dovrebbero essere affidati compiti di vigilanza macroprudenziale; la nuova autorità dovrà operare con regole e pratiche di vigilanza uniformi assicurate da un unico rulebook europeo.
Riflessioni sull'euro come valuta di riserva internazionale
L'uso dell'euro come moneta di riserva internazionale, sostenuto dalla Commissione europea, in realtà andrebbe scoraggiato. Innanzitutto di fronte a uno stock del 25% di euro già in mano all'estero, e che potrebbe tendere verso il 50%, si perderebbe la sovranità monetaria e il controllo del rapporto di cambio; in secondo luogo, resterebbe irrisolto il duplice problema che investe lo sviluppo globale della diversità di regimi di cambio, permessa dagli accordi di liberalizzazione nell'ambito del Wto, e dei disavanzi della bilancia americana provocati dalle politiche di sostegno della domanda interna al di là delle risorse disponibili. Meglio quindi usare il crescente prestigio dell'euro per assumere la leadership della riforma del sistema monetario internazionale.
Prestiti bancari, rating interni e modelli VaR: quale autonomia di pricing per le unità operative?
I nuovi sistemi di rating e di valutazione del rischio di credito consentono un miglioramento dell'efficienza nel definire il pricing dei prestiti e i limiti di autonomia per le unità coinvolte. In particolare, va stabilito il peso da attribuire ai tassi risk-adjusted ricavati per le diverse controparti, da un estremo che prevede il puro suggerimento alla rete all'estremo opposto della ferrea imposizione di un vincolo di pricing stringente. L'introduzione di linee guida in termini di pricing deve essereimprontata a gradualità e cautela, specie nelle fasi iniziali. Gli algoritmi di pricing devono essere utilizzati come tariffe indicative, prezzi-ombra, con cui le unità operative sono chiamate a confrontarsi, ma non in maniera acritica e meccanica.
Strategie - Credito e mercato dopo la crisi: appunti per regole e regolatori
La crisi ha rilanciato il ruolo della funzione di vigilanza e, accanto ad essa, l'importanza di una sostanziale vicinanza agli intermediari vigilati. Ciò per varie ragioni legate alle specificità nazionali di carattere normativo, fiscale, amministrativo che premiano la conoscenza del mercato e dell'operatività locale. Modalità peculiari devono essere sviluppate per affrontare i grandi conglomerati bancari e finanziari transnazionali, la cui istanza di supervisione appare ancora insoddisfatta, seppure già abbozzata con i college of supervisors individuati dalla normativa di Basilea 2. D'altro canto la crisi ha sollevato in modo chiaro l'esigenza di coordinamento tra le autorità monetarie, da dimensionare sia sul piano delle regole sia sulla prontezza degli interventi.
Hybris dell'investment banking e nemesi dei mercati: nuovi modelli di business in un mondo incerto e rischioso
La crisi finanziaria ha evidenziato le debolezze intrinseche del sistema finanziario globale. In particolare, il business model dell'investment banking ha mostrato il fianco a importanti elementi di instabilità. Stanno quindi emergendo nuovi modelli di business fortemente differenziati e tra loro polarizzati: da una parte, giganti globali con una ritrovata stabilità e un rafforzamento patrimoniale garantito da nuovi capitali, dall'altra, player di nicchia, di dimensioni limitate, molto snelli e spesso privi di stato patrimoniale vero e proprio.
Il ruolo del settore immobiliare nell'economia
Il settore immobiliare offre all'economia un contributo importante sia per via diretta, con gli investimenti residenziali, sia per via indiretta, attraverso i condizionamenti che genera sui consumi delle famiglie, sulla politica monetaria e più in generale sul ciclo economico. I legami tra real estate immobiliare ed economia reale sono divenuti negli ultimi anni più stretti grazie allo sviluppo del sistema finanziario e del credito. Gli sviluppi del settore immobiliare sono strettamentecorrelati al ciclo economico ma in maniera non sempre chiara quanto al timing: negli Stati Unitidi solito l'immobiliare anticipa il ciclo produttivo, in Italia tende a seguire l'andamento generale.
Fisco e tributi - Il prelievo aggiuntivo sui depositi a garanzia: evoluzione della normativa e finalità antielusive
Nel mutato quadro congiunturale e normativo è auspicabile la riconsiderazione di un'applicazione generalizzata e indiscriminata del prelievo aggiuntivo sui depositi a garanzia. L'attività di prestito delle banche, stretta fra il rispetto dei coefficienti patrimoniali e le vicende che turbano i mercati finanziari, richiede, infatti, di essere sostenuta anche evitando di penalizzare con le norme tributarie una forma di operatività che aveva avuto un'ampia diffusione per la flessibilità e la rispondenza ai bisogni degli operatori. A livello normativo, le disposizioni sugli interessi passivi introducono, per i soggetti Ires, dei rigidi vincoli alla loro deducibilità che viene ricondotta entro limiti sostanzialmente fisiologici e tali, in certi casi, da costituire un ulteriore (indesiderato) onere aggiuntivo.
Problemi legali - L'approccio basato sul rischio nella normativa antiriciclaggio
L'adozione dell'approccio basato sul rischio, introdotto dal d.lgs. 231/2007 nel sistema di prevenzione e contrasto del riciclaggio, rappresenta una sfida importante e impegnativa per l'ordinamento giuridico italiano, che vale la pena cogliere per realizzare i benefici legati all'accresciuta flessibilità degli strumenti, alla razionalizzazione dell'impiego delle risorse, alla maggiore efficacia dei controlli, capaci di selezionare con precisione le reali situazioni di rischio.
Il sistema delle vigilanze pubbliche in materia di servizi d'investimento dopo la MiFID
Il recepimento della MiFID ha comportato rilevanti cambiamenti nell'architettura del sistema delle vigilanze pubbliche sui soggetti abilitati a prestare servizi e attività di investimento. Sono state modificate le finalità della vigilanza, ora divenute: la salvaguardia della fiducia nel sistema finanziario, la tutela degli investitori, la stabilità, il buon funzionamento e la competitività del sistema finanziario; sono stati enunciati i nuovi principi cui Consob e Banca d'Italia si devono attenere nell'esercizio delle funzioni di vigilanza regolamentare: proporzionalità, valorizzazione dell'autonomia decisionale dei vigilati, agevolazione dell'innovazione e della concorrenza, riconoscimento dell'internazionalità del mercato finanziario, salvaguardia della competitività dell'industria.
Finanza - Scelte finanziarie, competenze e comportamenti degli investitori: un'analisi della provincia di Parma
Una ricerca su oltre 1.400 risparmiatori mostra che l'investitore parmigiano non si rivela essere significativamente diverso dal risparmiatore medio italiano.Non è complessivamente soddisfatto dei risultati dei propri investimenti, non approfondisce le proprie conoscenze sulle pubblicazioni o riviste specializzate, ha un rapporto insoddisfacente con gli intermediari finanziari, nelle decisioni di investimento tende a operare in maniera autonoma pur non disponendo dei mezzi idonei per garantirsi scelte corrette.
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