Bancaria n. 3/2003


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2003
Pagine
96
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Le banche italiane e la sfida dei costi
Gli innovativi interventi operati dalla contrattazione nazionale hanno consentito alle banche italiane di colmare in parte il gap con gli altri concorrenti europei sotto il profilo del livello e della struttura dei costi. Per consolidare tali risultati, ma soprattutto per migliorarli in prospettiva, occorrono ancora profondi aggiustamenti sul piano della gestione delle risorse umane, passando per due snodi fondamentali: una rapida riduzione delle eccedenze e un aumento del quadro di flessibilità di impiego del lavoro nelle banche.
Le banche europee ad un punto di svolta nella gestione delle risorse umane
Nel corso degli anni `90, le banche europee hanno avviato ampi processi di riorganizzazione che hanno prodotto importanti conseguenze sull`impiego del fattore lavoro. L`aumento dell`efficienza della rete, il sorgere di nuovi canali distributivi a basso costo e il ricorso all`outsourcing consentono certamente un taglio di costi considerevole. Le direzioni del personale giocano un ruolo fondamentale, perché devono assicurare che le politiche di downsizing vengano realizzate rapidamente, ma a costi contenuti per i dipendenti interessati.
Scudo fiscale bis e monitoraggio: le nuove norme per gli operatori e gli intermediari
A seguito del successo riscontrato dalla prima edizione dello scudo fiscale, il Governo ha presentato un decreto legge contenente una nuova sanatoria per le attività detenute all`estero in violazione degli obblighi stabiliti dalla disciplina sul monitoraggio. Il decreto ha lo scopo di rendere più semplice, per il contribuente, l`emersione di tali attività e di consentire, tra l`altro: il rimpatrio delle attività finanziarie già regolarizzate con il precedente scudo il regime di riservatezza in caso di trasferimento delle attività emerse presso un altro intermediario residente in Italia la regolarizzazione agevolata dei versamenti connessi alle operazioni di emersione di cui al precedente scudo.
Basilea II: l'impatto sul sistema finanziario e sulla competitività delle banche italaine
Il nuovo Accordo di Basilea avrà sui mercati e sull`industria dei servizi finanziari impatti notevoli anche se i suoi elementi determinanti non sono stati ancora pienamente compresi e sperimentati. Le banche italiane dovrebbero, in primo luogo, prepararsi al nuovo Accordo in un`ottica di business strategy - con finalità di massimizzazione dei pay off patrimoniali, economici, reputazionali - e non solo di mera risposta alla regolamentazione. In secondo luogo, il top management dovrebbe considerare gli interventi strutturali che si rendono necessari a livello di business model e di posizionamento competitivo.
Vantaggi competititvi nel controllo del model risk in finanza
La riduzione dei requisiti prudenziali non sembra costituire un sensibile beneficio per le banche italiane che utilizzano i modelli interni a fini di Vigilanza, atteso il modesto assorbimento patrimoniale dei rischi di mercato rispetto a quelli di credito. Sono tuttavia ravvisabili significativi vantaggi competitivi nell`adozione del «processo organizzativo del rischio» associato all`utilizzo dei modelli interni per circoscriverne il relativo model risk.
Le forme individuali di previdenza (Fip)
Per porre sullo stesso piano il pilastro di tipo collettivo e quello di tipo individuale all`interno del sistema previdenziale privato occorre anzitutto rimuovere il vincolo di destinazione del Tfr alle sole forme pensionistiche collettive, anche se ciò non è di per sé sufficiente a far sì che i diversi strumenti di previdenza privata diventino perfetti sostituti. Inoltre vi è da superare la scarsa penetrazione, spesso dovuta a disinformazione, dei fondi pensione negoziali nelle piccole e anche nelle medie imprese.
L'esperienza di Real estate investment trust statunitensi: alcune indicazioni per i fondi immobiliari italiani
Sono diversi i fattori che hanno determinato il successo dei Reits statunitensi e da cui possono essere tratte indicazioni utili anche per la realtà italiana. Innanzitutto una disciplina fiscale coerente con le esigenze degli investitori in quanto definisce i vincoli operativi che il veicolo di investimento deve rispettare per poter beneficiare dei vantaggi fiscali derivanti dallo status di Reits in secondo luogo la scelta di internalizzare le diverse fasi dell`attività di gestione immobiliare (asset management, property management, investment management), talvolta non limitandosi al proprio portafoglio ma offrendo i servizi anche a terzi.
Le autonomie territoriali per la promozione dello sviluppo, la coesione e la rimozione degli squilibri economici e sociali
ABI

La materia relativa al ruolo delle autonomie territoriali per la promozione dello sviluppo si presenta oggi estremamente delicata. Dal modo in cui essa si svilupperà e dal come saranno dipanati alcuni nodi che la caratterizzano, potranno infatti dipendere il grado di coesione economica e sociale del nostro Paese e le capacità di crescita del suo tessuto produttivo: quindi, le stesse prospettive del sistema bancario.