Bancaria n. 4/2006


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
2006
Pagine
104
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore


Contributi - Il rapporto banca-impresa: un vincolo o un fattore di competitività?
Negli ultimi 10 anni, le imprese italiane hanno mostrato una grave perdita di competitività, non solo rispetto alle aree emergenti ma anche rispetto a Germania e Francia. Serve quindi una netta discontinuità e una profonda riorganizzazione strategica. Un rapporto bancaimpresa migliorato può aiutare le aziende più forti ed efficienti a fare il salto di qualità, favorendo le ristrutturazioni, la crescita dimensionale, l'innovazione, la ricapitalizzazione.
Crescita inorganica e creazione di valore: oltre l'enigma dell'M&A
Grandi player internazionali si stanno affacciando al mercato finanziario italiano analizzando e monitorando le opportunità di ristrutturazione e conseguente creazione di valore di un'industria che presenta ancora notevoli opportunità di efficientamento rispetto ai migliori standard internazionali. Non sono pochi gli ostacoli che questi nuovi attori del mercato dovranno affrontare per passare dalle analisi all'azione. Sfruttando queste difficoltà gli operatori bancari e assicurativi italiani potrebbero accelerare le loro strategie di crescita inorganica agendo prima che la concorrenza con i private equity entri a pieno regime.
Sistemi gestionali - Il coordinamento degli Ias con la normativa fiscale e la regolamentazione di vigilanza
Uno dei principali obiettivi del legislatore comunitario, che con il regolamento n. 1606 del 2002 ha inteso assoggettare tutte le società quotate europee alle medesime regole contabili a livello consolidato, riguarda la comparabilità dei bilanci tra le diverse imprese.Tuttavia, anche alla luce dell'estensione operata dal legislatore italiano ai bilanci individuali e a una categoria più ampia di soggetti rispetto alle sole società quotate, vi è il concreto rischio che a una maggiore comparabilità dell'informazione a livello europeo ne corrisponda una minore su base nazionale. Ciò a causa dell'ampliamento della gamma di opzioni alternative previste dagli Ias in materia di criteri di valutazione nonché della maggiore libertà prevista nell'articolazione degli schemi di bilancio.
Credito e imprese - Credito e microimpresa: le esperienze di tre province italiane
Le scelte finanziarie delle microimprese artigiane sono sempre più orientate alla ricerca di controparti creditizie fortemente radicate sul territorio e in grado di comprendere il rischio tipico delle operazioni di questo settore. Il frequente ricorso ai confidi, inoltre, non si distacca sostanzialmente dal supporto a strumenti finanziari tradizionali, validi nella gestione corrente ma non altrettanto efficaci in termini di sviluppo e investimento. Diviene cruciale dunque, da parte delle realtà artigiane, la comprensione di Basilea 2, le cui regole potrebbero rivelarsi più che un vincolo alla crescita dell'imprenditorialità minore, un'opportunità per quest'ultima di interagire attivamente con le banche.
Finanza - Le Sicav eterogestite di diritto italiano: una nuova opportunità?
Ad alcuni mesi dall'emanazione del regolamento della Banca d'Italia in materia di gestione collettiva del risparmio, gli operatori del settore finanziario stanno valutando le opportunità offerte dalla nuova normativa in termini di nuove soluzioni per la creazione di prodotti e veicoli in grado di rispondere a esigenze di esperienza e convenienza. In tema di organizzazione del veicolo, in particolare, ciò che risulta rinnovato è la disciplina relativa all'organizzazione strutturale della Sicav, in quanto è previsto che in alternativa alle Sicav già a suo tempo disciplinate (autogestite) è ora possibile costituire Sicav eterogestite, le quali, grazie alla maggiore snellezza della loro organizzazione e al ridotto ammontare del capitale minimo per l'autorizzazione, rappresentano un prodotto molto più simile al concetto di fondo comune di investimento inteso come patrimonio separato.
Social Responsible Investment: growing role, greater integration in financial mainstream
Lavoro - Il mercato del lavoro nell'industria finanziaria europea e gli effetti su produttività e redditività
Le banche europee, pur operando nel medesimo mercato dei servizi finanziari, sono rappresentative di realtà variabili e disomogenee sia in termini di efficienza nella gestione del fattore lavoro che di produttività. La variabile paese e il diverso grado di libertà nella gestione del fattore lavoro, dovuto a ordinamenti giuridici tuttora differenti in Europa, rimangono i principali driver nella determinazione dell'efficienza, produttività e redditività delle banche europee.
La previdenza complementare nelle aziende bancarie: tendenze recenti
Il monitoraggio che l'ABI realizza annualmente fornisce il quadro dell'evoluzione delle forme di previdenza complementare nel settore del credito, al fine di verificare la copertura pensionistica del personale occupato, anche alla luce della riforma della previdenza obbligatoria e complementare che entrerà tuttavia in vigore solo dal 1° gennaio 2008.Tali misure innovative hanno prodotto un impatto sul settore creditizio, in cui è iniziato il processo di adeguamento delle forme pensionistiche preesistenti. I fondi pensione bancari hanno subito modifiche sia in termini di struttura che di ruolo, evolvendo da regimi per lo più a prestazioni definite verso regimi a contribuzione definita, diretti a soddisfare l'obiettivo generale di compensare i minori livelli di tutela pensionistica di fonte pubblica.
Documenti - Il nuovo Codice delle assicurazioni: la distribuzione dei prodotti assicurativi da parte delle banche
Con il varo del Codice delle assicurazioni è stato operato il riassetto della disciplina della materia assicurativa per coordinare i diversi provvedimenti che regolano il settore e adeguarli alla normativa comunitaria.Nel sistema di regole delineato dal Codice i profili di interesse per il settore bancario riguardano, in particolare, la regolamentazione delle condizioni di accesso all'attività di distribuzione di prodotti assicurativi svolta dagli intermediari bancari e finanziari.
Banche e assicurazioni: l'integrazione continua (anche nelle competenze)
Il ruolo chiave degli sportelli bancari e dei promotori finanziari nella raccolta di polizze vita (con un'incidenza che sfiora il 70% nel 2004) sottolinea l'esigenza di una sempre maggiore conoscenza dei prodotti e dei bisogni della clientela, da raggiungere con una formazione sistematica ed efficace.
Verso il collasso dei confini banca-assicurazione? Nuovi scenari di mercato e adeguatezza delle professionalità
Intervento di Giacomo De Laurentis
La tradizionale separazione di linguaggio, analisi, cultura, regolamentazione e competenze tra attività bancaria e assicurativa sta ormai tramontando, con conseguenze evidenti sui canali distributivi, sui prodotti, sullo sviluppo delle moderne metodologie di risk management e dei mercati.Tutto ciò produrrà impatti rilevanti anche sui top manager, i risk manager e gli operatori della rete le cui competenze dovranno adeguarsi alle mutate esigenze del contesto di riferimento.
Banche, storia e cultura - La banca e la sua immagine. Comunicazione, territorio e pubblicità dalla fine dell'Ottocento al secondo conflitto mondiale
In allegato:
Rapporto ABI sui mercati finanziari e creditizi, Marzo 2006, a cura del Centro Studi e Ricerche dell'ABI.