Bancaria n. 6/1997


Mensile dell'Associazione Bancaria Italiana

Editore
Bancaria Editrice
Anno
1997
Pagine
104
ISBN
0005-46-23
Disponibilità
Disponibile
Prezzo Copertina € 15,00
IVA assolta dall'editore

Politica economica e politica bancaria e finanziaria nella prospettiva europea
Per competere in Europa, le banche italiane devono recuperare redditività agendo su tutte le leve gestionali;  dall' altro lato il legislatore e le Autorità devono rimuovere gli svantaggi fiscali e regolamentari che esse subiscono: fiscalità diretta e indiretta elevata, riserva obbligatoria, tassazione dei rischi su crediti, eccessivo cuneo gravante sul salario. Ulteriori stimoli all' efficienza e alla competizione verranno dalle privatizzazioni e dalla riforma delle fondazioni, nonché del Testo Unico della finanza in corso di stesura.
Nuove dimensioni dell'attività bancaria
Negli ultimi anni, il cammino del sistema bancario è stato rilevante: il numero di banche è sceso da 1.160 a 937; si è accresciuta la quota di mercato delle grandi banche il peso delle banche pubbliche è sceso sotto il 50%. Riduzione dei costi e ampliamento delle fonti di ricavo sono le condizioni per il recupero della redditività, in particolare puntando sui servizi finanziari alle imprese e alle famiglie. L' abbondante risparmio, la buona dotazione patrimoniale, il radicamento territoriale, gli intensi rapporti con le piccole e medie imprese, sono punti di forza importanti che le banche italiane potranno sfruttare nel loro sforzo di ristrutturazione.
Un nuovo modo di fare banca in Europa
L' urgenza della ristrutturazione e del riposizionamento strategico delle banche italiane è accentuata dalla transizione verso l' Unione monetaria. La riduzione dei costi, in particolare del lavoro, e il cambiamento organizzativo rappresentano la via più diretta per il recupero della redditività. Recupero che necessita della rimozione degli svantaggi normativi, tributari e ambientali che pesano sui bilanci bancari e ostacolano il cambiamento.
Tetti anti-usura, razionamento del credito e distorsioni concorrenziali
La legge sull' usura varata nel 1996 non solo non contribuisce a ridurre il credito illegale, ma anzi determina una serie di gravi conseguenze sulle banche e sui soggetti che richiedono i finanziamenti. Paradossalmente, i danni causati (razionamento del credito, distorsioni alla concorrenza e al pricing, costi amministrativi e giudiziari) sono tanto più gravi per le banche impegnate nelle aree di frontiera (Sud e Isole) e nei prestiti ai soggetti più rischiosi, nonché per le banche più innovative (che non richiedono garanzie tradizionali) e più trasparenti nel pricing, con il risultato finale di alzare il costo del denaro e di ridurre il credito bancario.
Il nuovo regime Iva delle cessioni di credito
L' art. 4 della legge n. 28/1997, oltre ad adeguare la disciplina Iva delle attività bancarie e finanziarie alla direttiva 77/388/Cee, ha ridisegnato il regime tributario delle cessioni di credito, conferendo esplicitamente valenza impositiva a norma dell' art. 10 del d.p.r. n. 633/1972 alle operazioni finanziarie aventi ad oggetto cessioni di credito.
Le valutazioni immobiliari nel credito fondiario
L' ABI e la Federazione Ipotecaria europea hanno di recente avviato un progetto di studio sulle stime immobiliari nel credito fondiario nei Paesi della Ue, per approfondire le diverse metodologie adottate e individuare soluzioni che ne possano favorire l' armonizzazione. Nell' evidenziare alcuni punti critici (il concetto di valore della garanzia, le metodologie di calcolo, la professionalità dei periti, la trasparenza del mercato immobiliare), il progetto ha ipotizzato un valore di stima che, lungi dall' essere uniforme, sia però basato su criteri funzionali alle peculiari esigenze delle banche.
L'outsourcing dell'area finanza delle medie imprese: il Local financial network
I problemi finanziari che affliggono le medie imprese - peso degli oneri finanziari, frammentazione dei rapporti di affidamento, alta dipendenza dal sistema bancario - suggeriscono di adottare soluzioni strategiche idonee a raggiungere condizioni di efficienza e redditività. Un' ipotesi percorribile può consistere nell' outsourcing della funzione finanza a un soggetto terzo (tipicamente una banca), il Local financial network, specializzato nel corporate finance. Ciò comporterebbe indubbi vantaggi sia per le banche (incremento del margine da servizi, utilizzo completo delle infrastrutture, proporzionalità tra rischi assunti e condizioni applicate), che per le imprese che potrebbero assicurarsi il raggiungimento di obiettivi di efficienza, professionalità e riduzione dei costi.
Overnight indexed swap e mercato monetario: nuovi strumenti per nuove strategie
I nuovi prodotti del mercato monetario, e in particolare l' Ois, si sono rapidamente affermati raggiungendo volumi scambiati ragguardevoli, spesso superiori a quelli dello stesso Mid. Per le banche è essenziale definire le scelte di presenza nel settore, al fine di ottimizzare la propria strategia sul mercato e le tecniche di gestione dei rischi.
Un'esperienza di tesoreria integrata: sfida competitiva e impatto dell'Euro
La politica degli sportelli bancari in Germania
In Germania la configurazione dei canali distributivi è al centro dell' attenzione delle banche, nello sforzo di accrescere l' efficienza e contenere i costi. Anche se non vi è ancora stato un taglio rilevante del numero degli sportelli tradizionali, il sistema tedesco ha puntato fortemente sulle nuove tecnologie e in particolare sulle esperienze di «banca diretta».
I flussi monetari e finanziari. Aggiornamenti mensili e serie storiche
La lotta al riciclaggio. Un percorso metodologico tra economia e diritto
Luigi Donato, Donato Masciandaro: Criminalità e intermediazione finanziara. Edibank, Roma 1997, pp. 506, L. 80.000
Il tesoro della banche. Pittura e scultura in Italia: 1915-1945
Il tesoro della banche. Pittura e scultura in Italia: 1915-19