Storia del Banco di Sardegna


Credito, istituzioni, sviluppo dal XVIII al XX secolo

 

Autore: Giovanni Toniolo
Curatore: Giovanni Toniolo

Editore
Laterza
Anno
1995
Pagine
472
ISBN
88-420-4808-9
Disponibilità
Disponibile
Prezzo di copertina€ 35,00
Prezzo Internet Sconto 5% € 33,25
IVA assolta dall'editore

Le banche hanno svolto un ruolo essenziale nello sviluppo economico italiano: questa collana lo ricostruisce per la prima volta in maniera organica. Al centro di ogni volume uno specifico istituto di credito, la cui storia è ripercorsa sia negli aspetti aziendali sia nei rapporti con l'economia locale e nazionale. Le banche incluse nella collana, pur essendo diverse per funzioni, tradizioni, sfera di attività, sono accomunate dalla scelta di valorizzare il proprio patrimonio di documentazione storica. L'ampiezza della ricerca, il rigore documentario, la profondità dell'analisi fanno di questi volumi un punto di riferimento per chiunque voglia occuparsi di banca nell`economia italiana e costituiscono un archivio della memoria del sistema bancario per le future generazioni.
Il comitato scientifico della collana di Storia delle banche in Italia è composto da Tancredi Bianchi, Pierluigi Ciocca, Marco Onado, Gianni Toniolo. La collana è pubblicata sotto gli auspici dell`Associazione Bancaria Italiana.

Il Banco di Sardegna è, apparentemente, una banca di origini recenti, essendo stata fondata nel 1953. In realtà è una tra le più antiche d'Italia.
La capillare rete di dipendenze con la quale il Banco raggiunge anche i più sperduti tra i villaggi della Sardegna è infatti l'eredità degli antichi Monti frumentari, stabiliti dagli spagnoli e sistematicamente diffusi dal Piemonte nel Settecento.
Il volume ricostruisce l'evoluzione del sistema creditizio sardo, quale strumento di sviluppo in un contesto di arretratezza economica, e traccia la storia del Banco di Sardegna nel secondo dopoguerra.
Gianni Toniolo (Reggio Emilia, 1942) è ordinario di Politica economica all'Università «Ca` Foscari» di Venezia e Research Fellow del Centre for Economic Policy Research di Londra. È codirettore della «Rivista di Storia economica» fondata da Luigi Einaudi. Per i nostri tipi ha pubblicato: L'economia italiana, 1861-1940 (1973), L'economia dell'Italia fascista (1980), La Banca d'Italia e l'economia di guerra, 1914-1919 (1989), La Banca d'Italia e il sistema bancario, 1919-1936 (1993).
Leandro Conte (La Spezia, 1956) è ricercatore presso l'Istituto universitario navale di Napoli. È autore di La Banca Nazionale, Esi, Napoli 1990 e di numerosi saggi di storia economica. Giandomenico Piluso (Milano, 1964) svolge attività didattica e di ricerca presso il Libero istituto universitario «Carlo Cattaneo» di Castellanza. È stato borsista della Fondazione Luigi Einaudi di Torino. È autore di saggi di storia bancaria.

1. CREDITO, ISTITUZIONI, SVILUPPO: IL CASO DELLA SARDEGNA
2. CREDITO, ISTITUZIONI, SVILUPPO
2.1 Alterità e appartenenza
2.2. Istituzioni e sviluppo economico
2.3. La peculiarità delle istituzioni sarde
2.4. Credito, Stato, sviluppo in condizioni di arretratezza
3. ARRETRATEZZA E SVILUPPO IN SARDEGNA
3.1. Malthus sconfitto a metà
3.2. Lo «sviluppo economico moderno» in Sardegna
4. UNO STRUMENTO DI SVILUPPO: I MONTI FRUMENTARI
4.1 Credito agrario e Monti frumentari
4.2 Natura economica dei Monti frumentari sardi
4.3 Un problema endemico: la cattiva amministrazione - 4. Successo o fallimento?
5. UN FALLIMENTO DEL MERCATO
5.1 Editti e mercato
5.2 Le prime banche
5.3 Un episodio da manuale di «free banking»
5.4 Il «crack» del 887
5.5 Lezioni, aspettative, memoria storica
6. CREDITO PUBBLICO E ISTITUZIONI COMUNITARIE
6.1 Un embrione di struttura bancaria
6.2 La legislazione speciale
6.3 Il patrimonio comune a fondamento del credito
6.4 Verso una banca pubblica sarda: dalle Casse Ademprivili all`Icas
7. IL BANCO DI SARDEGNA: DA STRUMENTO DI SVILUPPO A GRANDE ISTITUTO DI CREDITO
7.1 Il grande balzo dell`economia sarda: Stato o mercato?
7.2 Nascita e primi passi di una banca regionale
7.3 Credito e Mezzogiorno dal sottosviluppo al mercato unico
7.4. II Banco e il «big pub» della Rinascita
7.5. Credito e poli di sviluppo
7.6. La transizione
8. VERSO LA «NORMALITÀ»
9. DAI MONTI FRUMENTARI AL BANCO DI SARDEGNA
10. DALLA DIFESA DELLA SEMENTE AI CREDITO AGRARIO
10.1 Difesa della semente, proprietà collettiva, ademprivi
10.2 Costituzione di una rete civica di enti di credito agrario a sostegno della politica sociale
10.3 Affermazione della proprietà fondiaria e riordino della rete dei Monti frumentari
11. BANCHE LOCALI, RISPARMIO, CRISI FINANZIARIA
11.1 Valorizzazione della proprietà fondiaria e credito locale
11.2 Sistema bancario, crisi finanziaria, riallocazione della proprietà
12. CASSE ADEMPRIVILI, LEGGI SPECIALI, CASSE PROVINCIALI
12.1 Abolizione degli usi di ademprivio, istituzione delle Casse ademprivili
12.2 Ripristino della rete civica dei Monti frumentari, impiego degli enti ademprivili come Casse provinciali di credito agrario
12.3 Specificità operativa delle Casse ademprivili di Cagliari e Sassari
12.4 Da Casse ademprivili a Casse provinciali
13. ISTITUTO REGIONALE DI CREDITO AGRARIO, BONIFICA INTEGRALE E AMMASSI
13.1 Bonifica integrale e riforma degli istituti di credito agrario
13.2 L'impiego della rete di credito locale come strumento di consolidamento dell'attività aziendale e di stabilità sociale
14. L'ISTITUZIONE DEL BANCO DI SARDEGNA
14.1 La trasformazione dell'Icas in ente pubblico di credito ordinano
14.2. La legge 11 aprile 1953, n. 298
14.3 Considerazioni conclusive - Appendice
15. IL BANCO DI SARDEGNA (1953-1994)
16. LA COSTITUZIONE DEL BANCO DI SARDEGNA (1953-1959)
16.1 La definizione istituzionale: enti locali e autorità centrali
16.2 Una transizione imperfetta: strutture organizzative e linee operative
16.3 Lo sviluppo delle nuove funzioni tra resistenze e concorrenza
17. DA ISTITUTO DI CREDITO SPECIALE A ISTITUTO DI DIRITTO PUBBLICO (1960-1969)
17.1 La formazione della banca di credito ordinario
17.2 Un incerto equilibrio: svolte e continuità nella politica aziendale
17.3 La contitolarità della tesoreria regionale: una fonte di liquidità aggiuntiva
17.4 Il Piano di rinascita e il prefinanziamento dell'industrializzazione regionale
17.5. Alla ricerca di nuovi settori: chimica, carta, costruzioni e turismo
17.6 La politica degli impieghi tra credito ordinario e credito agrario
18. UN DECENNIO DIFFICILE: CRISI ECONOMICA E DISINTERMEDIAZIONE (1970-1981)
18.1 L'economia regionale: ciclo economico e disintermediazione
18.2 Il salvataggio della Banca Popolare di Sassari
18.3 La politica degli impieghi e i settori di intervento
18.4 Congiuntura internazionale e crisi dei titoli di industrializzazione
18.5 Il ruolo del credito nella politica regionale: mercato e istituzioni
18.6 Finanziamento dell'economia regionale o drenaggio di risorse?
19. LA FORMAZIONE DI UN GRUPPO POLIFUNZIONALE (1982- 1989)
19.1 Politica monetaria, mutamenti istituzionali e sistema bancario regionale
19.2 Il nuovo statuto e 1a riforma della struttura organizzativa: un gruppo polifunzionale
19.3. L'attività di intermediazione e la specializzazione funzionale delle sezioni autonome
20. BANCA UNIVERSALE E GRUPPO CREDITIZIO E FINANZIARIO (1990-1994)
20.1 La trasformazione del Banco di Sardegna in società per azioni
20.2 Un assetto duplice: banca universale e gruppo creditizio e finanziario



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